La sindrome vertiginosa è una distorsione della percezione sensoriale.
La vertigine può essere oggettiva quando il paziente avverte come reale lo spostamento illusorio dell′ambiente che lo circonda, o soggettiva, condizione caratterizzata dall′illusione del movimento di sè stessi rispetto all′ambiente circostante, mancanza di equilibrio e senso di ondeggiamento.
Chi soffre di vertigini lamenta anche altri sintomi come: nausea, vomito, perdita momentanea di equilibrio, rigidità cervicale, mal di testa, sudorazione, ronzio o ovattamento alle orecchie, stato di confusione, tremori muscolari, senso di malessere.
Le vertigini non hanno un′unica patogenesi, ma possono essere l′espressione di diverse patologie o disfunzioni.
Le cause più comuni delle vertigini sono:
Vertigine parossistica posizionale benigna: la sensazione di vertigine avviene dopo un cambio di posizione della testa ed è spesso accompagnata da nausea.
È causato da un distacco degli otoliti a livello dei canali semicircolari.
Labirintite: infezione dell′orecchio interno che causa vertigini, nausea, vomito, acufeni, diminuzione della capacità uditiva, febbre e dolore.
Sindrome di Menière: è un disturbo molto invalidante causato da un accumulo di liquido a livello labirintico.
Causa forte sensazione di capogiro, difficoltà nel mantenere l′equilibrio, forte nausea, acufene, sensazione di orecchio pieno/ovattato.
Vertigine da rigidità cervicale: una forte cervicalgia è in grado di causare vertigini spesso associate a nausea, disturbi dellequilibrio e dolore al collo.
L′equilibrio è garantito da una serie di informazioni che arrivano al cervello da:
1. vestibolo (organo dellequilibrio)
2. sistema visivo (occhi)
3. sistema uditivo
4. sistema propriocettivo (in particolare la cervicale).
Se una di queste informazioni è alterata si genera un conflitto sensoriale, cosicché il nostro cervello non sa più a quale informazione affidarsi e risponde in maniera alterata manifestando quella sensazione di disequilibrio, conosciuta da tutti noi come vertigine.
Quindi il senso dell′equilibrio e dell′orientamento nell′essere umano dipendono dal funzionamento ottimale delle vie sensoriali e della loro integrazione nel sistema nervoso centrale: le informazioni provenienti da specifici recettori posti all′interno di muscoli e articolazioni consentono di conoscere in ogni momento la posizione di ciascuna parte del corpo e l′orientamento spaziale del corpo rispetto all′ambiente esterno.
In particolare i segnali propriocettivi provenienti dai muscoli del collo e dalle articolazioni cervicali svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dellequilibrio e dellorientamento del corpo durante la stazione eretta e il movimento.
L′OSTEOPATIA può essere utile soprattutto quando il rachide cervicale si rivela il motivo delle vertigini, agendo sulle cause primarie di disfunzione.
Il trattamento è volto al recupero della giusta funzionalità del rachide cervicale, delle condizioni posturali, biomeccaniche e neuro-muscolari che mantengono attiva la disfunzione e la sintomatologia ad essa associata.
In questo modo si possono ri-bilanciare le tensioni alla base del collo e del cranio che possono interferire con la normale fisiologia dei neuro-recettori dell′equilibrio.
Se non sussistono condizioni patologiche, cioè non di competenza osteopatica ma medica specialistica, il paziente noterà un deciso miglioramento dei sintomi.