Gabriella Massone
Osteopata
CHI SONO
Sono un'osteopata.
Sono laureata in Scienze Motorie. Ho conseguito il D.O. in osteopatia nel 2005 alla scuola “Siotema” di Torino.
Sono iscritta al R.O.I. Registro Osteopati.
Finita la scuola di osteopatia mi si è aperto un mondo perché l’osteopatia in realtà non è solo apprendere delle tecniche, ma un modo di vivere, una filosofia.
Il diploma da osteopata è stato solo un’inizio che mi ha fatto capire che la conoscenza della materia è illimitata e quindi ho iniziato a fare corsi di aggiornamento e specializzazioni nei diversi ambiti Mi sono specializzata in osteopatia biodinamica con il dottor Cozzolino, in osteopatia odontoiatrica alla scuola “Soma” di Milano, in osteopatia pediatrica alla scuola “Siotema”.
In ambito pediatrico ho seguito i corsi delle dottoresse Sergueff, Fendell, Nunn (responsabile dell'Osteopathic Centre for Childreen di Londra).
Ho frequentato corsi in biodinamica pediatrica con il dottor Jo Grasso e con le dottoresse Robin e Manuela della scuola delle australiane, metodo Jealous.
Ho frequentato i corsi del dottor Willard nei vari ambiti della fisiologia e anatomia. Ho partecipato a vari convegni osteopatici con l’intenzione di tenermi sempre aggiornata. Ho conseguito la specializzazione nel metodo FSC del dottor Castagnini nell’ambito della neuro-riabilitazione per bambini piccoli.
Che cos`è l`osteopatia
L'osteopatia è nata nel tardo '800 in America ad opera del dottor Still che diceva: “L'obiettivo del medico dovrebbe essere quello di cercare la salute, chiunque può trovare la malattia”.
Questa è la filosofia dell’osteopatia: presa in carico globale della persona intesa come unità corpo-mente-spirito, e non solo della singola area compromessa, per correggere gli squilibri, ristabilire l’armonia e ripristinare il normale funzionamento stimolando la capacità intrinseca del corpo di guarire se stesso.
Le parti del corpo sono in reciproca relazione secondo un principio di tensegrità, il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell'intera struttura.
La presenza di tensioni può ripercuotersi sulla funzione dinamica, alterare la propriocezione, la struttura delle articolazioni, ostacolare la funzione neuro-muscolare e alterare il metabolismo dei tessuti.
L`osteopatia è indicata sia per disturbi del sistema muscolo-scheletrico, come per quelli del sistema digestivo, circolatorio, respiratorio ed anche del sistema neurovegetativo, come ansia insonnia, irritabilità. Vertigini, problematiche tempo-mandibolari, cefalee trovano un grande aiuto con la pratica osteopatica.
Quando è indicata
Disturbi al sistema
muscolo-scheletrico
Cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, dolori vertebrali, articolari, costali e intercostali, dolori da traumi sportivi o incidenti stardali, ernie discali, dolori al coccige, colpi di frusta, dolori artritici, tendiniti, contratture, scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, artrosi, problemi posturali.
Disturbi del sistema digestivo
Acidità gastrica, ernia iatale, colite, stipsi.
Disturbi del sistema
genito-urinario
Amenorrea, sindrome post-partum, dolori mestruali.
Disturbi del sistema neurologico e neurovegetativo
Irritabilità, disturbi del sonno, nevralgie.
Disturbi del sistema circolatorio
Problemi circolatori agli arti, congestioni venose o linfatiche.
Disturbi delle alte vie respiratorie
Rinite, sinusite cronica, otiti, vertigini, problemi di deglutizione.
Altri disturbi
Asma, sindrome del tunnel carpale, emicranie, cefalee, dolori dell’articolazione temporo-mandibolare.
TRATTAMENTO
L’osteopatia non ha controindicazioni, è adatta alle persone di tutte le età: dal neonato, all’anziano, alla donna in gravidanza; quello che cambia è l’approccio del terapeuta. Ha uno scopo terapeutico, ma anche preventivo, e può integrarsi con qualsiasi altra disciplina medica.
Il trattamento dura 45 minuti. Normalmente i risultati si ottengono velocemente. E' molto importante mantenere il paziende in salute in modo il più possibile autonomo, quindi si insegnano pratiche ed esercizi atti a modificare il proprio stile di vita, le posture alterate e aumentare la consapevolezza del proprio corpo. E' fondamentale per stare in salute una colonna vertebrale fluida, una respirazione corretta e il funzionamento in fisiologia durante la vita quotidiana.
Specializzazioni
Osteopatia per bimbi
L’osteopata aiuta ad alleviare le tensioni meccaniche del neonato acquisite prima della nascita o durante il parto. Questo per il piccolo può essere un evento molto stressante in quanto le ossa craniche sono sottoposte a forte compressione contro il bacino della mamma e nel canale vaginale. Anche nel parto cesareo, contrariamente a quanto si possa pensare, il bambino è sottoposto a stress a seguito delle pressioni che subisce durante le manovre utilizzate dal ginecologo per l’estrazione. L’osteopata con le sue mani favorisce il meccanismo intrinseco di auto-guarigione che ogni corpo possiede al fine di correggere queste disfunzioni, quindi lo scopo del trattamento neonatale non è solo quello di eliminare una sintomatologia già presente, ma anche quello di prevenire malfunzionamenti futuri. I bimbi piccoli rispondono molto bene al trattamento e in tempi rapidi. Con un approccio dolce e non invasivo si risolvono alcuni dei problemi più comuni tra i neonati come: coliche gassose (soprattutto nei primi mesi; problemi respiratori (anche allergie; difficoltà di suzione (che non permette una corretta alimentazione); stitichezza; disturbi urinari; rigurgiti e reflusso gastroesofageo; otiti medie acute ricorrenti; plagiocefalia; ritardi nello sviluppo; torcicollo miogeno; disturbi del sonno; irritabilità.
Osteopatia in gravidanza
Durante i mesi che vanno dal concepimento al parto, sia la donna che il nascituro subiscono delle profonde trasformazioni. Il feto cresce di misura e trasforma se stesso, adattandosi all’ambiente in cui è ospite. Questo crea importanti cambiamenti posturali nella mamma che deve spostare il suo centro di gravità e accomodare la struttura corporea alla nuova convivenza.
Con l’obiettivo di raggiungere e mantenere il miglior equilibrio possibile durante i nove mesi di gravidanza e di preparare la pelvi al futuro impegno del parto, l’osteopata si adopera per aiutare la futura mamma e il bimbo a recuperare l’armonia necessaria per una gravidanza serena accompagnandola ad un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni.
Mediante un riequilibrio manuale della struttura corporea materna l’osteopata, infatti, è in grado di liberare il corpo da fastidiose tensioni e rilanciarne i normali ritmi vitali, ed è un valido aiuto per risolvere i disturbi più comunemente riscontrati come mal di schiena e sciatalgia, dolori pelvici, nausea, mal di testa, respiro affannoso, dolori al collo o alle spalle, insonnia, gonfiore, fatica. Il trattamento osteopatico è delicato, ma allo stesso tempo estremamente potente, ristabilisce i giusti rapporti e la corretta mobilità delle componenti della regione del bacino favorendo poi la naturale discesa nel canale uterino.
Utilizza tecniche dolci e precise che non comportano alcun rischio né per la madre né per il nascituro, sempre assicurandosi che la paziente sia costantemente in una condizione di confort e rilassamento. L’osteopatia è consigliata anche dopo il parto: riarmonizza la struttura ossea della pelvi, migliora notevolmente i disagi vascolari e muscolo-tendinei occorsi durante le dilatazioni e le spinte del parto, favorisce la mobilità dell'intestino e il riposizionamento dell’utero. In caso poi di parto cesareo è molto importante trattare osteopaticamente la cicatrice per liberare le aderenze che si sono create. E’ importante anche trattare il bimbo appena nato per riequilibrare le sue delicate strutture che sono state messe a dura prova durante il travaglio, in questo modo si garantisce al piccolo un buon equilibrio neuro-fisiologico.
Osteopatia e neuro-riabilitazione
Il dottor Mario Castagnini è un neurologo che in oltre 40 anni di lavoro, studio e ricerca ha messo a punto un protocollo di diagnosi dei disturbi dello sviluppo neuro-psicomotorio del bambino e un efficace metodo di terapia precoce per prevenire, o almeno ridurre, i danni dello sviluppo. Il suo metodo riabilitativo facilita lo sviluppo fisiologico del bambino in quei casi in cui c’è una patologia o un sospetto di patologia.
La diagnosi precocissima e la messa in atto di un tempestivo programma terapeutico adeguato è indispensabile per ottenere un buon risultato e riduce sempre e comunque la gravità delle future conseguenze. La lesione primitiva impedisce la normale evoluzione della maturazione e dello sviluppo delle zone cerebrali ad essa collegate.
A soffrire l’insulto lesivo è un sistema nervoso centrale immaturo e in pieno sviluppo, che in seguito continuerà a evolversi condizionato direttamente o indirettamente dalla lesione stessa. Lo sviluppo neurologico è caratterizzato da una sequenza complessa e continua di acquisizioni strettamente interconnesse a formare un processo unitario. Le capacità sensitive e motorie elementari sono la base sulla quale si costruiscono le funzioni superiori. Gli aspetti neuromotori, cognitivi e relazionali procedono inscindibilmente legati tra loro. Se il cervello è ancora in formazione puoi orientarlo, plasmarlo, modificarlo.
Nel primo anno di vita i bambini hanno uno sviluppo cerebrale vorticoso accompagnato da tantissime aree che incominciano a mielinizzare, se partiamo molto presto recuperiamo il danno e riorganizziamo lo sviluppo. E’ meglio lavorare sul bambino per facilitare lo sviluppo normale, anche se non ne era nececessario, piuttosto che essere in ritardo nel recupero. La riabilitazione cambia la storia della patologia.
I principi applicati nella terapia seguono lo sviluppo fisiologico normale e ci devono guidare nella gestione giornaliera di tutti i bambini in modo da facilitarne lo sviluppo globale. In questo modo lo si facilita a elaborare mentalmente quelle che saranno poi le sue competenze, si favorisce l’iniziativa neuro-motoria e lo sviluppo dell’intelligenza che è frutto dell’esperienza e dei problemi che deve risolvere. Dare ampio spazio alla libera iniziativa pian piano lo porterà a imparare ad arrangiarsi, a contare sulle proprie forze e a iniziare a esplorare lo spazio circostante. E’ fondamentale permettere al bambino di svilupparsi secondo il regolare percorso di crescita rispettando le varie tappe e accorgersi di eventuali ritardi.
Se il vostro bambino è nato prematuro, aveva un basso peso alla nascita, la gravidanza era gemellare, il parto è stato difficile o se mostra segnali di comportamento non nella norma, è importante valutarlo nei primi mesi di vita perché la terapia precoce è fondamentale per stimolare lo sviluppo neuro-psicomotorio e prevenire qualsiasi complicanza che ritardi uno sviluppo corretto. Si imposta un corretto approccio di gestione quotidiana del bambino e nei casi in cui è necessario si inizia una semplice ginnastica adatta e mirata.
Osteopatia e occlusione
L'osteopatia ha tra i suoi principi l’unità di struttura e funzione e il sistema stomatognatico non fa eccezione a questo concetto. La bocca e i denti non possono essere considerati a se stanti, ma facenti parte di un'unica entità: l’osteopatia utilizza un approccio globale sia nella diagnosi che nella terapia, al fine di ricondurre la totalità del corpo all’equilibrio e alla normale mobilità. C’è un forte legame tra postura e occlusione. L’occlusione determina la posizione della mandibola nello spazio.
Questa posizione influisce sulla postura attraverso le catene muscolari e fasciali che percorrono tutto il corpo dalla testa ai piedi. Una posizione scorretta della mandibola, per quanto piccola, provoca la contrazione di alcuni muscoli, modifica la postura e può creare problemi alla colonna vertebrale e alla testa (torcicollo, mal di testa, mal di schiena, etc). Quando la mandibola si sposta, il corpo si deve adattare. In ugual modo, quando è il corpo a spostarsi, sarà la mandibola a compensare. La relazione tra corpo e mandibola è quindi bidirezionale e va valutata nella sua interezza e reciprocità. L’ osteopatia consente di valutare l’impatto sull’intero organismo delle problematiche orali e viceversa cioè l’impatto che i problemi extra-stomatognatici possono avere sulla bocca. Per tale motivo ogni modifica dell’occlusione dovuta per esempio ad una protesi, un estrazione dentale o all’applicazione di un apparecchio ortodontico, comporta come conseguenza un adattamento posturale. L’approccio osteopatico alle problematiche che riguardano l’apparato stomatognatico ha come obiettivo quello di facilitare questo adattamento e ridurre al minimo i disturbi ad esso correlati, accorciando la durata del trattamento stesso e prevenendo recidive.
È molto importante seguire il paziente prima e durante il trattamento ortodontico per aiutare il sistema corporeo ad adattarsi allo stress che comporta l’apparecchio. E sarà altrettanto importante rivederlo alla fine del trattamento ortodontico, quando verrà rimosso l’apparecchio, per riarmonizzare il sistema craniale e posturale generale.
UN APPROCCIO PERSONALIZZATO
Penso che un attento ascolto, rispetto ed empatia con il paziente siano fondamentali per impostare un approccio personalizzato e modulare il trattamento. Non esistono protocolli in quanto ogni persona è una identità a se stante con il suo bagaglio di vita, esperienze, mondo interiore. Ogni paziente è un mio maestro, il mio compito è quello di dialogare con i suoi tessuti per riattivare e indirizzare un processo di auto-guarigione resettando schemi distorti e impostandone di corretti.
E' anche molto importante, qualora ce ne fosse la necessità, aiutare il paziente a creare un progetto riabilitativo che preveda interventi collaterali utili alla risoluzione del problema e al consolidamento dei risultati.
E da ultimo suggerisco una pratica giornaliera di movimento, dalla camminata a esercizi più specifici, per orientare il paziente alla scelta di una attività motoria più consona ai propri gusti e alle proprie esigenze fisiche.
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